Archeologia
Alla presenza di archeologi italiani in Albania, è dovuta la scoperta, a metà degli anni Venti, di alcuni dei principali siti archeologici del territorio, come quelli di Phoinike e Butrinto, frutto di una collaborazione multidisciplinare con ingegneri, architetti e artisti presenti sui cantieri di scavo.
Urbanistica
I rapporti tra Albania e Italia si intensificano in un’epoca inquieta e contraddittoria come gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso: dal 1925, anche su impulso di trattati economici tra i due paesi, enti italiani avviano la costruzione per opere pubbliche e infrastrutturali e, successivamente, durante l’occupazione dal 1939 al 1943, si assiste alla nascita di piani regolatori e opere in diverse città albanesi e in particolare a Tirana, grazie all’architetto Gherardo Bosio, direttore dell’Ufficio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica.
Il progetto della mostra nasce nell’ambito delle ricerche condotte dal Politecnico di Bari in Albania, ancora oggi impegnato nello studio e nella valorizzazione del patrimonio archeologico, monumentale e architettonico del paese. A queste ricerche e progetti, in particolare sul sito di Byllis, è dedicata una sezione della mostra.