Il sogno di Damocle
di Fatos Kongoli

In una Tirana assediata da bande di delinquenti e dalla mafia, la storia privata di un giovane, un perdente nato, si intreccia con il tragico destino dell’Albania caduta nella débacle e nella follia alla vigilia della rivolta politica del marzo 1997.
Nell’autunno di quell’anno, Ergys, uno studente, vittima di un padre autoritario, cerca di uscire dalla soffocante tutela paterna, trovando un lavoro al bar Pacifik, luogo d’incontro di ragazzi sbandati. Lì incontra Linda, una pittrice di famiglia comunista, della quale si innamora.
Ostracizzato e cacciato di casa dal padre a causa di questo legame, comincia per Ergys una vera discesa agli inferi in cui si alternano momenti di delirio a momenti di lucidità e il presente e il passato si mescolano in modo inestricabile.
Fatos Kongoli (Elbasan, 1944) è tra i maggiori esponenti della letteratura contemporanea albanese.
Di lui e delle sue opere hanno scritto le testate europee più importanti come Le Monde, Le Figaro, La Stampa, Le Temps, Le Soir.
È stato paragonato a Kafka, Dostojevski, Solženicyn e i suoi romanzi, tradotti in dieci lingue, sono apprezzati ovunque.
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