Peligòrga
di Gëzim Hajdari

Una silloge dal tono suggestivamente autobiografico, Peligorga gitana completa, nel significato di un percorso poetico iniziato nel gelido e inospitale inverno della dittatura albanese, e continuato, tra illusioni e disincanti, esaltazioni e sfinimenti, nell’esilio italiano.
Quest’ultimo lavoro di Hajdari salva dalla disperazione tutti questi momenti e li tesse in un’unica tramatura narrativa dove la disperazione del passato, la difficoltà delll’esistenza, il dolore della distanza vengono superati e convogliati nella rinnovata fiducia nella parola poetica, di cui viene ritrovata e celebrata l’energia rigenerante e fecondatrice.
Il canto si dipana da un passato precedente al poeta stesso, diviene un interrotto raccontare che intreccia luoghi e personaggi, eventi storici e familiari in un sofferto oscillare tra il sé e il mondo, l’individualità e la natura, l’uomo e la storia. Emblematicamente per questo viaggio la peligorga, umile uccello di Darsìa, si fa gitana, nomade, errante, solitaria, sopravvissuta e desiderosa di recuperare ciò che rischia di andare irrimediabilmente perduto.
Gëzim Hajdari è considerato uno dei maggiori poeti albanesi contemporanei. È nato in una famiglia di ex proprietari terrieri, i cui beni sono stati confiscati durante la dittatura comunista di Enver Hoxha.
Ha studiato all’Università di Elbasan e alla Sapienza di Roma. In Albania ha svolto vari mestieri lavorando come operaio, guardia di campagna, magazziniere, ragioniere, operaio in un’azienda per la bonifica dei terreni, due anni come militare, insegnante di letteratura alle superiori dopo il crollo della dittatura; mentre in Italia ha lavorato come pulitore di stalle, zappatore, manovale, aiuto tipografo.
Nell’inverno del 1991, Hajdari è tra i fondatori del Partito Democratico e del Partito Repubblicano della città di Lushnje, partiti d’opposizione. È cofondatore del settimanale di opposizione “Ora e Fjalës”. Nel corso della sua intensa attività di esponente politico e di giornalista d’opposizione in Albania, ha denunciato pubblicamente e ripetutamente i crimini, gli abusi e le speculazioni della vecchia nomenclatura comunista di Enver Hoxha e dei recenti regimi corrotti post-comunisti.
È stato invitato a presentare la sua opera in vari paesi del mondo ma non in Albania, dove la sua opera viene ignorata volutamente dalla cultura di potere. Bilingue, scrive in albanese e in italiano. Ha scritto anche libri di viaggio e saggi, inoltre ha tradotto in albanese e in italiano vari autori.
È vincitore di numerosi premi letterari.
Ė presidente del Centro Internazionale Eugenio Montale. Dirige la collana di poesia “Erranza” per l’editore Ensemble di Roma. Le sue opere sono tradotte in varie lingue. Dal 1992 è esule in Italia.
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L'Albania letteraria, il database di autori albanesi e di libri dedicati all'Albania. Un progetto di Albania News, la voce della diaspora albanese in Italia
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