Padre quotidiano

di Gianni Amelio

Padre quotidiano

«Padre quotidiano » è il romanzo del regista Gianni Amelio che, come già avvenuto per il suo, da molti frainteso, film «Lamerica», è destinato a suscitare un dibattito nel mondo albanese.

Leggi la recensione di Zoto Kanina: "L’Albania degli anni Novanta colta dagli occhi di un grande regista"

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Presentazione del libro

«Ethem mi venne incontro per salutarmi, ma non come faceva di solito, accostando le guance per tre volte. Adesso mi tenne stretto, mi si aggrappò addosso. Poi gli uscì una frase che forse mi aveva già detto altre volte, e c’era la parola bir, figlio.

L’assistente tradusse sottovoce, perché anche a lui suonava strano quello che doveva ripetere: “Fino a oggi è stato figlio mio. Da domani sarà figlio tuo”.» Durante le riprese di Lamerica, nel 1993, Gianni Amelio riceve da Ethem Zekaj, padre del giovane albanese il cui sguardo riempie l’ultima immagine del film, una proposta sconcertante che è, insieme, un ordine e una preghiera, e ha il potere di risvegliare in lui, il «regissore» italiano, le tracce di un’antica ferita, l’assenza di un altro padre – il suo – conosciuto troppo tardi. Fra slanci emotivi e incomprensioni, reciproca diffidenza e imprevedibili affinità, in un dialogo che vive soprattutto di silenzi, il rapporto con Ethem, personaggio chiave della storia, si fa sempre più profondo.

E Amelio racconta come abbia deciso di adottare quel ragazzo, onorando l’atto d’amore di un padre pronto a separarsi da suo figlio per dargli un futuro meno incerto. La narrazione di questa esperienza intima acquista nelle pagine del libro un profondo respiro corale: l’apprendistato di padre putativo è scandito dalle fasi della travagliata lavorazione del film e dal ritratto di un’Albania ancora schiacciata dalle macerie della dittatura, tanto lontana dall’Italia di allora e tanto simile alla Calabria del dopoguerra, dove Amelio ha vissuto la sua infanzia.

Sospeso fra due paesi, due caratteri, due culture, “Padre quotidiano” rievoca gli anni inquieti in cui si aprì la stagione delle migrazioni via mare, che continua a riversare sulle coste italiane il suo carico di dolore e di morte.

Ma il ricordo viene qui addolcito, quasi purificato, dalla nascita di un legame affettivo che sfida i pregiudizi e s’impone con la forza necessaria per arginare l’indifferenza comune. Una vicenda personale diventa simbolica, scava a fondo nel privato, anche con durezza, fino a raggiungere un’emozione che ci coinvolge tutti.

Dettagli

Autore:
Genere: Narrativa
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2018
ASIN: 8804686006
ISBN: 9788804686002
Recensioni
Zoto Kanina
È un romanzo, e non ha la pretesa di esserne altro, ed è per questo che, forse, ciò lo rende portatore di una verità ancora maggiore, di una narrazione più vicina alle verità da cogliere. È la narrazione di un Albania nei momenti più difficili, uno di quei momenti in cui gli albanesi non si potevano fotografare, non perché all’epoca non volessero essere fotografati; al contrario, la Polaroid li impressionava, quel «rivedersi in foto nel giro di pochi secondi li lasciava a bocca aperta e con gli occhi tonti», ma è ora che forse non vorrebbero più vedere quelle fotografie.
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