Una panoramica sulla storia dell’Albania – dal regime comunista alla nuova democrazia – raccontata da uno dei suoi intellettuali più lucidi e controversi.
L’attenzione di Lubonja si concentra con implacabile lucidità sull’analisi critica del potere, in qualunque forma si possa presentare. Fatos Lubonja (Premio Moravia 2002 e Premio Herder 2003), nasce a Tirana nel 1951.
Si laurea in Fisica nel 1973 e nel 1974 viene arrestato per associazione e propaganda contro il regime. Resterà in carcere fino al 1991. Segretario del Forum per i diritti dell’uomo dal 1991, diventa l’intellettuale più lucido nell’analisi del periodo enverista dello stalinismo e delle contraddizioni della nuova democrazia albanese.
Oggi, dopo l’11 settembre, vedo l’Europa di fronte alla possibilità – per dirla con Husserl – di essere “un’Europa esausta” oppure “un’Europa dell’eroismo della ragione”.
Io sono per l’eroismo della ragione.
Un’Europa esausta porta nelle braccia delle destre nazionaliste.
Credo che la sfida più grande dell’Europa in questo momento sia l’atteggiamento verso i migranti, che dovrà essere il vero discrimine fra destra e sinistra. E qui vedo una sinistra che attua dei compromessi, ha un atteggiamento ambiguo, perché c’è il potere di mezzo.
Invece una sinistra con l’eroismo della ragione deve essere più coraggiosa e fare progetti che alla fine salveranno questa Europa.
Non so come, ma sento che questa è la più grande sfida che abbiamo davanti.