Il confine liquido

Rapporti letterari e interculturali fra Italia e Albania

Il confine liquido
Curato da Emma Bond e Daniele Comberiati

Questo è il primo studio organico sulle relazioni letterarie e culturali fra Italia e Albania, a partire dal XV secolo fino ai giorni nostri.

In un momento in cui si stanno consolidando le relazioni interculturali fra i due paesi, grazie anche alla presenza degli autori albanesi in Italia, "Il confine liquido" fornisce una lettura approfondita della storia congiunta fra Italia e Albania da una prospettiva postcoloniale e un'analisi contemporanea delle scritture nate da tali relazioni, che fanno oggi da ponte fra le due sponde dell'Adriatico

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Presentazione del libro

Il confine liquido: rapporti letterari e interculturali tra Italia e Albania, curato da Emma Bond (Lecturer in Italian and Comparative Literature al St. Andrews, nonché attenta osservatrice della narrazione migrante) e Daniele Comberiati (Université Libri de Bruxelles, autore di diversi saggi su migrazione e letteratura) è il primo vero tentativo di spiegare, illustrare e sviscerare i rapporti culturali tra i due Paesi.

Confermata ormai come uno degli aspetti più interessanti della nuova letteratura, la narrazione dei (o per i) migranti ha prodotto conferenze, dibattiti, ricerche e anche mistificazioni che, ahimè, spesso si soffermano esclusivamente sulla forma rinunciando a scavare nella sostanza.

Mancava, quindi, sia una ricerca organica sia un lavoro strutturato sul rapporto letterario tra le due sponde. Vuoto che Confini Liquidi – uscito per “Besa”, da sempre attenta a questa realtà – riempie tracciando un percorso che parte da lontano per concludersi ai giorni nostri. Tanti gli interventi, a cominciare dagli stessi Bond-Comberiati che leggono la letteratura in chiave post-coloniale. Segue quindi un lavoro meticoloso di Francesca Spinelli, traduttrice italiana di Kadare che finalmente fa chiarezza nel tormentato e misterioso percorso albanese-francese-italiano che ha accompagnato i lavori del grande scrittore. Un capitolo a sè merita anche Carmine Abate , precursore della letteratura migrante, in questo caso arbëresh, o l’amica Serena Luciani che costruisce il rapporto tra Albania e Italia nell’immediato crollo della dittatura.

La seconda parte del volume analizza invece i lavori degli autori albanese più noti all’estero: Gëzim Hajdari, Elvira Dones, Anilda Ibrahimi, Ornela Vorpsi e Leonard Gauci, che vengono tutti spiegati partendo anche dalle loro storie personali di migrazione, e questo è fondamentale per comprenderne meglio anche il lavoro come scrittori.

Uno dei meriti di questo libro è proprio quello di inserire tali scritti in un contesto politico e sociale ben definito, con la letteratura a fare da “apriscatole” per poi giungere a parlare di Albania, migrazione, storia. Speriamo sia solo il primo.

Dettagli

Autori: ,
Genere: Saggistica
Editore: Besa Muci Editore
Anno di pubblicazione: 2023
ASIN: 8836290647
ISBN: 9788849708950
Prezzo €: 18,00
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